Visitare Roma in tre giorniRoma è un vero e proprio museo a cielo aperto che abbraccia più di 2700 anni di storia, contenente opere di inestimabile valore per le quali non basterebbe un anno intero per visitarle tutte.
Tuttavia abbiamo pensato un itinerario per visitare Roma in tre giorni grazie al quale, almeno, riuscirete a vivere tre giorni straordinari, emozionanti, sicuramente faticosi… in poche parole indimenticabili!

Suddividiamo così il nostro itinerario per visitare Roma in tre giorni:
Primo giorno, a passeggio per le vie e le piazze del centro di Roma
Secondo giorno, visita alla Città del Vaticano
Terzo giorno, alla scoperta della Roma classica

Visitare Roma in tre giorni – Itinerario del primo giorno

Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta di Roma con una lunga passeggiata per le vie e le piazze del centro di Roma, tra arte, storia e curiosità. Le nostre tappe: Piazza del Popolo, Terrazza del Pincio e Villa Borghese, Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, Quirinale, Piazza Colonna, Pantheon, Piazza Navona, Campo dei Fiori.

Piazza del Popolo
Il nostro punto di partenza è Piazza del Popolo (fermata della metro “Flaminio”). Entrando dall’antica Porta del Popolo vi ritroverete avvolti da una grande ellissi al cui centro svetta l’Obelisco Flaminio, uno dei più grandi di tutta Roma. Sugli emicicli della piazza si trovano rivolte una verso l’altra la Fontana del Nettuno e La Fontana della dea di Roma.
Sul lato nord della piazza vi consigliamo di visitare la Chiesa di Santa Maria del Popolo per ammirare capolavori del Caravaggio, affreschi del Pinturicchio, le architetture di Raffaello e del Bramante e sculture di Gian Lorenzo Bernini. Dal lato opposto, invece si trovano le due chiese gemelle di Santa Maria in Montesanto e Santa Maria dei Miracoli, da poco ristrutturate.

Terrazza del Pincio e Villa Borghese
Alla vostra sinistra trovate le scalinate per salire alla Terrazza del Pincio, uno dei sette colli di Roma, da cui si può godere di un ampio panorama su piazza del Popolo e sul rione Prati, fino alla cupola della Basilica di San Pietro. Alle spalle della terrazza, si apre Villa Borghese, il quarto più grande parco pubblico a Roma (circa 80 ettari): l’edificio della villa (“villa Borghese Pinciana”) è oggi sede della Galleria Borghese, il parco ospita anche lo zoo di Roma, trasformato recentemente in Bioparco, il Museo civico di zoologia, il concorso ippico “Piazza di Siena” mentre la “Casina delle Rose” è oggi la sede della Casa del Cinema. Contigua a villa Borghese, ma oggi fuori dal perimetro vero e proprio del parco, si trova Villa Giulia, che ospita il Museo nazionale etrusco.

Piazza di Spagna
Dalla Terrazza del Pincio potete scendere di nuovo a Piazza del Popolo, e percorrere via del Babuino fino a raggiungere Piazza di Spagna, che deve il suo nome al Palazzo di Spagna, sede dell’ambasciata spagnola. Frequentata da artisti e letterati fin dal XVI secolo, la piazza ha assunto l’aspetto attuale tra il Seicento ed il Settecento. Al centro della piazza si trova la Barcaccia, una delle fontane più belle di Roma, realizzata da Pietro e Gian Lorenzo Bernini nel 1627 per conto di Papa Urbano VIII e di fronte a questa la grande scalinata monumentale di Trinità dei Monti, uno dei luoghi simbolo della Capitale.
In alternativa, dalla Terrazza del Pincio potete raggiungere Piazza di Spagna percorrendo il panoramico viale della Trinità dei Monti, che vi condurrà direttamente alla Chiesa della Santissima Trinità dei Monti, una delle 5 chiese cattoliche francofone di Roma, che domina Piazza di Spagna dall’alto.
Da Piazza di Spagna, proprio di fronte alla scalinata, potreste percorrere la celebre Via dei Condotti, con i suoi negozi di lusso, che a sua volta si immette su Via del Corso, centro dello shopping romano per eccellenza.

Fontana di Trevi
Se invece piegate a sinistra verso la vicina Piazza Mignanelli, dove si trova la celebre Colonna dell’Immacolata Concezione, imboccate Via di Propaganda e proseguite in questa direzione per raggiungere Piazza di Trevi, dove ammirare l’omonima fontana.
La Fontana di Trevi non ha certo bisogno di presentazioni! Questa splendida fontana, celebrata nella Dolce Vita di Fellini, è senza dubbio una delle mete più visitate di Roma: arte e storia si fondono insieme per un’opera capolavoro d’architettura, scultura e ingegneria.
L’intera composizione è incentrata sulla tematica del mare con al centro l’imponente figura di Oceano, trainato su un cocchio a forma di conchiglia da cavalli marini e Tritoni.

Quirinale
Lasciando Piazza di Trevi da via di San Vincenzo, e piegando a sinistra per via della Dataria, si raggiunge il palazzo del Quirinale, residenza del Presidente della Repubblica (la seconda più estesa residenza di un capo di Stato al mondo). E’ possibile visitarlo all’interno, almeno in parte – attenzione che le liste d’attesa sono lunghe, prenotatevi per tempo – ma anche solo una foto davanti ai corazzieri di guardia all’ingresso vale la pena!

Piazza Colonna
Ritorniamo alla Fontana di Trevi – casomai aveste dimenticato il tradizionale lancio della monetina… – e ci dirigiamo verso la Galleria Sordi, già Galleria Colonna, attraversando la quale ci troveremo proprio di fronte Piazza Colonna, che deve il suo nome alla Colonna di Marco Aurelio che qui sorge sin dall’antichità. Proprio davanti alla colonna, sul lato nord della piazza, si trova l’entrata di Palazzo Chigi, sede del Governo della Repubblica Italiana. La piazza, fatta costruire verso la fine del Cinquecento da Papa Sisto V, sorge sulla centralissima Via del Corso, vicino a Montecitorio, sede della Camera dei deputati, e al Pantheon, nostra prossima meta.

Pantheon
Il Pantheon fu costruito come tempio di tutti gli dei nel 27 a.C. e successivamente trasformato in basilica cristiana con il nome di Sancta Maria ad Martyres. La cupola, la più grande del mondo con i suoi 43,44m, presenta un oculo centrale che lasciando passare i raggi di sole, rappresenta un punto di contatto tra gli dei e gli uomini. Al suo interno, da visitare assolutamente, trovate la tomba di Raffaello e di molti re d’Italia.

Piazza Navona
Dopo aver dedicato del tempo a visitare l’interno del Pantheon, ci dirigiamo verso una delle più amate piazze di Roma, ovvero Piazza Navona. Con il suo aspetto monumentale, papa Innocenzo X volle celebrare la vittoria della Chiesa Cattolica sull’eresia e il paganesimo.
Risuona ancora in questo luogo la rivalità tra il Bernini con la sua eccelsa Fontana dei quattro Fiumi, e il Borromini con la sua chiesa di Sant’Agnese, la cui facciata è considerata da alcuni la più bella di Roma.
Da non dimenticare però che, nonostante la sua immagine del tutto barocca, Piazza Navona sorge su un’antico stadio romano, fatto costruire dall’imperatore Domiziano tra l’85 e l’86 d.C., sia per offrire al popolo un’ulteriore sede di festa (e di lode dell’imperatore), sia per soddisfare l’imperiale passione per l’atletica.

Campo de’ Fiori
Ultima tappa della giornata, a poche centinaia di metri da Piazza Navona, la piazza di Campo de’ Fiori è famosa per avere al suo centro, proprio nel punto in cui venne bruciato vivo, la statua di Giordano Bruno, filosofo, monaco domenicano, nonché scrittore, condannato al rogo dal Tribunale della Santa Inquisizione nel 1600.
Ma Campo de’ Fiori è famosa anche per essere luogo di ritrovo per la vita notturna romana, con i suoi locali, pub e artisti di strada, per questo vi consigliamo di scegliere uno dei ristoranti che circondano la piazza per recuperare le energie e vivere l’atmosfera della Movida romana.

Visitare Roma in tre giorni – Itinerario del secondo giorno

Il secondo giorno, il più impegnativo, è dedicato alla Roma dei Papi. Le nostre tappe: Musei Vaticani e la magnifica Cappella Sistina, la Basilica di San Pietro con la splendida Cupola, Castel Sant’Angelo.
Per chiudere, a cena a Trastevere.

Musei Vaticani e Cappella Sistina
Non lontano dalla Basilica di San Pietro si trovano i Musei Vaticani con la celebre Cappella Sistina e gli appartamenti papali affrescati da Michelangelo e Raffaello. I musei custodiscono meravigliose raccolte di opere d’arte tra le più prestigiose del mondo. Per visitarli sarà bene prenotare la visita online e munirvi di tanta pazienza: le code all’ingresso sono inevitabili!

Basilica di San Pietro
La Basilica di San Pietro, simbolo della cristianità per eccellenza, ospita straordinarie opere d’arte, dal grandioso baldacchino bronzeo del Bernini alla Pietà di Michelangelo, dal Monumento Funebre di Clemente XIII realizzato dal Canova allo splendido Mosaico della navicella, realizzato su disegno di Giotto nel 1305-1313, senza dimenticare la cupola ideata da Michelangelo, raggiungibile grazie alla visita alla cupola: la salita è impegnativa – oltre 500 scalini – ma da lassù è possibile godere di una magnifica vista a 360° su Roma.

Castel Sant’Angelo
Dando le spalle alla Basilica si percorre tutta via della Conciliazione fino ad arrivare a Castel Sant’Angelo, detto anche Mausoleo di Adriano, dove è possibile ammirare, oltre al Museo Nazionale omonimo e meravigliosi affreschi, anche il “Passetto”, il passaggio segreto che univa la Città del Vaticano con il castello, usato in passato dai papi per fuggire dai saccheggi dei nemici.

Dopo questa intensa giornata, un ultimo sforzo (e la linea 23 del bus ATAC) vi porterà al quartiere Trastevere. Percorrete il lungotevere fino a Ponte Garibaldi, dal quale potrete anche ammirare la famosa Isola Tiberina, e partendo da Piazza Gioacchino Belli addentratevi nel fulcro della vita notturna romana. Se non è troppo tardi, potreste anche arrivare a visitare la Basilica di Santa Maria in Trastevere, fondata da papa Callisto I nel III secolo, altrimenti vi dovrete accontentare di cenare in un locale tipico romano, ma attenzione ai “locali per turisti”!

Visitare Roma in tre giorni – Itinerario del terzo giorno

Il terzo giorno è il più difficile, con tutti i chilometri accumulati nei primi due!
Le nostre tappe: Colosseo, Fori Imperiali, Piazza Venezia, Ghetto ebraico, Circo Massimo, Terme di Caracalla.
Se ve la sentite, la Basilica di San Giovanni in Laterano non è lontanissima…

Colosseo
Ultimo giorno a Roma, non potete partire senza aver visitato l’“Antica Roma”. Si parte dal Colosseo, o Anfiteatro Flavio, simbolo di Roma per eccellenza e il più grande anfiteatro del mondo – poteva contenere oltre 50.000 spettatori – inserito nel 1980 nella lista dei Patrimoni dell’umanità dall’UNESCO, e poi nel 2007 tra le Nuove sette meraviglie del mondo. L’anfiteatro fu edificato in epoca Flavia su un’area al limite orientale del Foro Romano. La sua costruzione fu iniziata da Vespasiano nel 72 d.C., fu poi inaugurato da Tito nel 80 d.C., e ulteriori modifiche furono apportate durante l’impero di Domiziano. Merita assolutamente una fotografia anche l’adiacente Arco di Costantino.

Fori Imperiali
Proseguendo su via dei Fori Imperiali si arriva al Foro Romano e dall’altro lato della strada è possibile apprezzare l’area dei Fori Imperiali, un insieme di piazze monumentali fatte costruire dagli imperatori romani tra il 46 a.C. e il 113 d.C., riportate alla luce dagli scavi archeologici voluti da Mussolini negli anni ’30. Se siete a Roma nel periodo estivo, non potete perdere la rivisitazione dei fori di Cesare e di Augusto curata da Piero Angela.

Campidoglio
Dai Fori il nostro itinerario prosegue fino a Piazza Venezia. Nella piazza si trova l’Altare della Patria, o Vittoriano, cosi detto perché inizialmente pensato come monumento nazionale a Vittorio Emanuele II, ma da quando, nel 1921, accolse le spoglie del Milite Ignoto, il monumento assunse una nuova valenza simbolica e divenne una celebrazione dell’unità d’Italia. Al suo interno vengono ospitate spesso importanti mostre.
Alle spalle dell’Altare della Patria trovate il Campidoglio, uno dei sette colli su cui venne fondata Roma, teatro all’epoca dell’invasione gallica del 390 a.C. di uno degli episodi più famosi, quello delle oche capitoline tenute nel recinto sacro del tempio di Giunone, che con il loro starnazzare svelarono il tentativo di assalto notturno dei Galli. Il pavimento della piazza è decorato con la celebre stella di Michelangelo a dodici punte, e al centro della piazza potete ammirare una copia della celebre statua equestre di Marco Aurelio (l’originale si trova nel prospiciente Palazzo dei Conservatori). Il Campidoglio è anche sede del Comune di Roma.

Ghetto ebraico
Scendendo dal Campidoglio girate a sinistra verso il teatro di Marcello, teatro della Roma antica tuttora conservato innalzato per volere di Augusto, e poi svoltate a destra. La zona che i romani oggi indicano come “ghetto” è all’incirca delimitata da Via Arenula, Via dei Falegnami, Via de’ Funari, Via della Tribuna di Campitelli, Via del Portico d’Ottavia e Lungotevere de’ Cenci. Il ghetto storico era, invece, molto più ristretto e situato, pressappoco, tra le attuali via del Portico d’Ottavia, piazza delle Cinque Scole ed il Tevere.
Per le vie del ghetto si respira ancora un’atmosfera particolare, a memoria delle persecuzioni cui sono stati sottoposti gli ebrei nella storia.

Circo Massimo
Uscite dal ghetto tornando su via Petroselli e proseguite verso la Bocca della Verità, custodita nel pronao della Chiesa di Santa Maria in Cosmedin. Provate ad inserire una mano nella sua bocca, se avete coraggio!
Girando a sinistra dopo la Chiesa di Santa Maria in Cosmedin, arrivate al Circo Massimo, antico circo romano dedicato alle corse di cavalli, ma anche alle battaglie tra galee, situato nella valle tra il Palatino e l’Aventino. Il Circo Massimo è ricordato come sede di giochi sin dagli inizi della storia della città: lungo circa 600 metri e largo circa 140, sulle sue gradinate poteva ospitare 250.000 spettatori.

Terme di Caracalla
Ultima tappa del nostro itinerario sono le Terme di Caracalla, situate a poche centinai di metri dal Circo Massimo, che costituiscono uno dei più grandiosi esempi di terme imperiali a Roma, ancora conservate per gran parte della loro struttura. Furono fatte costruire dall’imperatore Caracalla tra il 212 ed il 216 d.C., e dal 1937 la parte centrale delle terme è utilizzata per concerti e rappresentazioni teatrali all’aperto e in particolare per la stagione estiva dell’Opera di Roma.

A questo punto sarete stremati, ma se avete ancora un briciolo di energie, spendetele per raggiungere e visitare la Basilica di San Giovanni in Laterano, la cattedrale della diocesi di Roma, la prima delle quattro basiliche papali maggiori e la più antica e importante basilica d’Occidente… la linea 714 del bus ATAC vi aiuterà!